Con l’alternanza di pioggia e sole, l’autunno è la stagione ideale per la crescita di funghi e per la loro raccolta, attività piacevole per il contatto con la natura e anche per il palato, ma non priva di rischi a causa della possibilità di confondere esemplari commestibili con altri tossici o addirittura mortali.
Ogni anno il Centro Antiveleni di Milano registra diverse centinaia di casi di intossicazione da funghi, di cui alcune mortali. La maggior parte di queste è determinata da funghi raccolti e non controllati o raccolti in luoghi non idonei o commestibili, ma non adeguatamente preparati.
Le intossicazioni da funghi possono essere di svariata natura a seconda della specie fungina consumata con quadri clinici molto variabili, i cui primi sintomi possono comparire anche diversi giorni dopo il consumo del fungo: dalla semplice indigestione a danni irreversibili al fegato e ai reni, a complicazioni a carico del sistema nervoso centrale, sino alla morte del soggetto.
Sono anche frequenti casi in cui funghi, definiti commestibili, provocano intossicazioni poiché non sono state osservate opportune cautele in fase di preparazione e cottura.
Per evitare spiacevoli e pericolose conseguenze, nei casi di raccolta con riconoscimento della commestibilità “fai da te”, è opportuno non improvvisarsi esperti, non basarsi su metodi empirici privi di fondamento scientifico o su apposite applicazioni sullo smartphone e fare invece sempre controllare il proprio raccolto ai Micologi delle ATS.
L’unico modo per stabilire la commestibilità di un fungo è quello di determinarne la specie, e solo un esperto Micologo è in grado di riconoscere basandosi sulle proprie conoscenze scientifiche e morfobotaniche degli esemplari fungini.
Nell’ATS della Città Metropolitana di Milano, presso gli Ispettorati Micologici, un pool di esperti micologi effettua il controllo gratuito dei funghi freschi spontanei raccolti da privati cittadini e destinati al consumo in proprio, rilasciando al termine della visita un certificato ufficiale ove sono indicati i nomi scientifici delle specie identificate, se ne attesta la commestibilità e vengono fornite le indicazioni per il consumo in sicurezza.
IL SERVIZIO È GRATUITO
I funghi devono essere portati all’Ispettorato Micologico nel più breve tempo possibile dalla raccolta e devono essere interi, sani, sommariamente puliti dal terriccio e posti in contenitori rigidi e forati.
È importante che venga sottoposto alla visita l’intero quantitativo raccolto.
I funghi giudicati non mangerecci saranno immediatamente confiscati per la distruzione.
Scarica la locandina informativa presente nella sezione Documenti e visita la sezione dedicata ai funghi per approfondimenti.