Per cinque settimane consecutive la percentuale di casi sospetti o accertati Covid tra gli ospiti delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) delle province di Milano e Lodi è inferiore allo 0,2%. Secondo il report “Flusso Covid RSA” aggiornato al 12 maggio 2021, risultano 17 casi su 13.761 ospiti (alla data di rilevazione) che vivono nelle RSA, ovvero lo 0,12%. Ma la diminuzione dei contagi è iniziata già da dicembre e, in maniera più decisa, dalla fine di gennaio 2021. Segno che la campagna vaccinale, in particolar modo per i cittadini Over 70, sta già facendo vedere risultati importanti.
«Questi dati – spiega il Dott. Walter Bergamaschi, Direttore generale di ATS Città Metropolitana di Milano - sono la dimostrazione della validità degli effetti della campagna vaccinale adottata da Regione Lombardia ma anche certamente del lavoro di condivisione con i gestori delle RSA per mantenere alta l’attenzione sulle misure di sicurezza, volte alla riduzione dei rischi di contagio».
Sempre secondo il rapporto “Flusso Covid RSA”, non ci sono nuovi decessi tra gli ospiti per sospetto o accertato Covid, in struttura o in ospedale, per la quarta settimana consecutiva.
Ma gli effetti della vaccinazione anti Covid sulla popolazione generale si osservano anche nel report “Monitoraggio giornaliero Covid-19” pubblicato sul sito di ATS Città Metropolitana di Milano, a cura della UOC Unità di Epidemiologia. Secondo il rapporto, è possibile vedere come la curva dei ricoveri al giorno sia in discesa dalla metà di marzo, in particolar modo per i cittadini Over 65.
Allo stesso modo, si osserva la riduzione della proporzione dei casi positivi nella popolazione Over 65. Osservando il grafico, inoltre, si vede che tra il 29 aprile e il 6 maggio, per la prima volta dall’inizio della pandemia, la distribuzione percentuale dei casi positivi della popolazione Over 65 è inferiore a quella degli Under 18,
«Le strategie vaccinali utilizzate fino a questo momento – spiega il Dott. Antonio Russo, Direttore della UOC Unità di Epidemiologia di ATS Milano - hanno permesso di raggiungere una copertura estremamente elevata nelle persone con età superiore ai 70 anni, che includono la maggior parte degli ospiti delle RSA. Tale vantaggio sicuramente sta modificando la storia della malattia e condiziona anche l’importante riduzione della mortalità e ospedalizzazione per Covid».