Ogni contesto lavorativo è una comunità unica e complessa. Ci sono differenze nella mission, nella dimensione, nella struttura organizzativa, nei carichi di lavoro, ecc. Ma, soprattutto, ci sono differenze a livello della cultura aziendale, dei valori, delle abitudini, degli elementi di stress e delle modalità di gestirli.
Ogni azienda ha le proprie sfide legate alla gestione della salute e del benessere ed è colpita, in modo diverso, dai problemi legati al consumo di sostanze e ad altri comportamenti di abuso che possono mettere a rischio i lavoratori, nuocere alla loro salute, danneggiare l’immagine pubblica dell’azienda, ridurre la produttività. Non esiste un modello unico di intervento, valido per tutti, per realizzare efficacemente un contesto lavorativo drug-free.
Ogni organizzazione deve costruire il proprio programma su misura, rispettando i vincoli normativi e tenendo in considerazione i bisogni e le caratteristiche dei propri lavoratori. Gli obiettivi sono
- potenziare i fattori di protezione presenti nel contesto lavorativo
- ridurre i fattori di rischio attraverso un cambiamento di tipo “culturale”, attraverso cioè, la modifica dei significati che ai comportamenti di uso/abuso vengono attribuiti nei contesti di riferimento.
Tale modifica dovrebbe coinvolgere l’insieme dell’organizzazione, i diversi ruoli e le figure professionali presenti. La formazione dedicata alle figure professionali che ricoprono un ruolo intermedio tra la dirigenza e i lavoratori rappresenta l’elemento chiave per potenziare l’efficacia di una policy e di un programma aziendale drug-free.