Nel 2015 un gruppo di operatori dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (PSAL) delle Agenzie di Tutela della Salute (ATS) lombarde ha iniziato un percorso formativo, coadiuvato da ricercatori piemontesi di un Servizio di Epidemiologia e di DORS, che prendeva avvio da un’esperienza pluriennale di operatori dei Servizi PSAL delle ASL piemontesi, e aveva come scopo l’attività di sensibilizzazione sulla prevenzione dei rischi professionali attraverso la scrittura di storie di infortuni realmente accaduti e indagati a fini istituzionali dagli stessi partecipanti al gruppo.
Una delle principali attività svolte dai Servizi PSAL delle ASL/ATS è indagare i casi di infortunio grave o mortale, o comunque delegato dall’Autorità Giudiziaria, allo scopo di ricostruire la dinamica dell’evento e stabilire eventuali responsabilità nell’accadimento dell’infortunio.
Questo tipo di attività è una fonte insostituibile di conoscenza dei rischi professionali presenti negli ambienti di lavoro, e soprattutto delle misure di prevenzione e protezione da mettere in atto per evitare l’accadimento di ulteriori infortuni.
Già negli anni ’80, sotto la spinta del medico del lavoro Giovanni Pianosi, alcuni operatori degli allora Servizi di Prevenzione delle ASL hanno messo a punto un criterio di analisi e ricostruzione delle dinamiche di infortunio conosciuto come metodo “Sbagliando si impara”, che permette la raccolta codificata e standardizzata delle informazioni emergenti dalle indagini di infortunio svolte dai Servizi PSAL.
L’evoluzione di tale metodo ha portato alla creazione di un sistema di sorveglianza nazionale, noto come INFORMO, che raccoglie dal 2002 le indagini di infortunio mortale o grave svolte dalle ASL di tutte le Regioni italiane. La restituzione delle informazioni raccolte permette la comprensione della dinamica che sta alla base degli infortuni con la conseguente programmazione mirata delle azioni di prevenzione da attuare.
Accanto a questa attività di raccolta delle informazioni, si è sviluppata l’idea di utilizzare le singole indagini per riscriverle in forma di storia o racconto, senza venir meno al rigore tecnico scientifico di ricostruzione dell’evento. La narrazione, infatti, può essere uno strumento efficace di prevenzione che favorisce la collaborazione dei lavoratori nel ricercare misure utili a prevenire gli infortuni.
In questi anni di attività il gruppo di lavoro degli operatori dei Servizi PSAL lombardi ha prodotto alcune storie di infortunio che sono state raccolte in un documento dal titolo "STORIE DI INFORTUNIO" (presente nel box documentale)