Pubblicato il 12/01/2023 alle 11:28
Ultima modifica: 28/01/2025 alle 11:42

Il radon (Rn) è un gas nobile radioattivo presente in natura, incolore, inodore, insapore, inerte, del quale normalmente non si avverte la presenza ed è presente nella crosta terrestre e nelle rocce. A causa della sua natura gassosa e della sua inerzia chimica, il radon può diffondersi rapidamente dal luogo in cui si forma; all’aperto si disperde, mentre nei luoghi chiusi si concentra (radon indoor).

Il radon, in quanto gas nobile, non è reattivo dal punto di vista chimico, per cui la maggior parte del gas inalato durante la fase di respirazione viene espulsa nella fase di espirazione. Tuttavia, i suoi prodotti di decadimento, radioattivi a loro volta, si attaccano al particolato atmosferico e possono essere inalati.

Durante la respirazione, i prodotti di decadimento del radon si possono depositare sulle cellule dell’epitelio bronchiale e le radiazioni emesse possono provocare danni al DNA, i quali, se non vengono riparati dai meccanismi propri della cellula, possono evolvere, dando vita a processi di cancerogenesi.

Il radon è stato classificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), attraverso l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC), nel gruppo 1 delle sostanze per le quali vi è la massima evidenza di cancerogenicità, poiché rappresenta uno dei principali fattori di rischio di tumore ai polmoni, dopo il fumo.

Inoltre, se le cellule polmonari sono esposte ad altre sostanze cancerogene, come quelle contenute nel fumo di sigaretta, la probabilità di rischio di cancro al polmone aumenta ulteriormente.

È importante ricordare che non esiste un livello di concentrazione di esposizione al radon al di sotto del quale non sono presenti rischi di insorgenza di tumore al polmone.

La normativa di riferimento è il Decreto Legislativo 101/2020 e s.m.i. che al Titolo IV Capo I (artt. da 10 a 19) stabilisce i seguenti livelli massimi di riferimento per abitazioni e luoghi di lavoro, espressi in termini di valore medio annuo di concentrazione di radon in aria:

  • 300 Bq/m3 per le abitazioni esistenti;
  • 200 Bq/m3 per abitazioni costruite dopo il 31 dicembre 2024;
  • 300 Bq/m3 per i luoghi di lavoro.
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