Nei Distretti Ovest Milano e Rhodense parte la Centrale Operativa di Continuità Assistenziale

Pubblicato il 13/01/2022 alle 11:15
Ultima modifica: 22/11/2023 alle 11:23
Pubblicato il
28/04/2017

Dopo Lodi e Melegnano, dal 2 maggio ATS Città Metropolitana di Milano, in collaborazione con AREU, darà avvio nei Distretti Ovest Milano e Rhodense, al progetto che garantirà il servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia medica) attraverso l’attivazione di una Centrale Operativa (COCA) “laica”, nell’ottica di migliorare il servizio offerto. Nulla cambierà, riguardo le modalità di attivazione del servizio, per il cittadino che continuerà a digitare il numero 800.103.103 (NB: numero non più disponibile, sostituito da 116 117)• tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00 del giorno successivo • nei giorni prefestivi (anche il sabato) dalle ore 8.00 alle ore 20.00 • nei giorni festivi dalle ore 8.00 alle ore 20.00 Ma tante sono le novità che, tramite una forte sinergia tra AREU e ATS (Agenzia di Tutela della Salute) in attuazione di quanto previsto dalla legge regionale di riforma del servizio sociosanitario, potranno essere offerte dalla nuova Centrale Operativa. Innanzitutto il tempo di risposta, praticamente immediata (entro i 20 secondi), legato alla maggiore disponibilità di operatori da parte della Centrale Operativa unica. Il cittadino, che chiamerà il numero dedicato al servizio di Continuità Assistenziale, vedrà immediatamente accolta la sua richiesta da un operatore tecnico altamente qualificato, il quale effettuerà un vero e proprio “triage” cioè una valutazione del bisogno assistenziale dell’utente, simile a quella che avviene in un tradizionale servizio di emergenza/urgenza. A questo punto l’operatore, che avrà effettuato la registrazione informatizzata di tutti i dati sanitari del paziente, provvederà a veicolare la richiesta verso il servizio più appropriato dal punto di vista sanitario: trasferimento immediato, senza ulteriori passaggi (con riduzione dei tempi di attivazione del servizio), delle richieste di soccorso sanitario al Servizio di Emergenza Territoriale 118 oppure al medico di Continuità Assistenziale. In quest’ultimo caso, la novità più rilevante del nuovo servizio risiederà, infatti, nella “presa in carico” del cittadino da parte del medico di Continuità Assistenziale presente sul territorio (nelle attuali sedi), con piena assunzione di responsabilità circa la scelta dell’intervento sanitario più appropriato e “personalizzato” per ciascun assistito: consulenza telefonica, visita domiciliare o invio ad una visita ambulatoriale, anche successivamente ad una consulenza telefonica nel caso il problema persistesse. Il processo, che si chiuderà con il ritorno da parte del medico alla Centrale di un riscontro informatizzato della prestazione effettuata, consentirà inoltre di tracciare per via informatica tutte le fasi dell’evento, permettendo di garantire la conoscenza immediata dei dati di attività e della tipologia delle richieste rivolte dagli utenti, dei flussi delle chiamate differenziati per fasce orarie o giornate, di valutare e operare rimodulazioni dell’offerta del servizio nei diversi ambiti, secondo i bisogni espressi. “La centrale unica con AREU – spiega Marco Bosio, Direttore Generale della ATS della città metropolitana di Milano - va nell’ottica di migliorare il servizio offerto. Accanto ad una piena integrazione della Continuità Assistenziale con il 118, favorendo l’attivazione immediata del servizio più appropriato al cittadino, saranno messi a disposizione dell’utenza, nei territori con maggiori richieste, i medici che ogni notte operavano a livello della centrale del territorio, incrementando l’offerta del servizio e favorendo il processo di “presa in carico” territoriale da parte del medico”. Nelle fasce orarie di maggiore flusso di chiamate, 2 delle 7 postazioni territoriali attuali saranno rinforzate con l’aggiunta di un medico, ma anche le altre 5 vedranno un potenziamento per garantire l’ ampliamento dell’orario delle attività ambulatoriali. Infatti l’offerta del servizio sul territorio prevede l’ampliamento di orario delle attività degli ambulatori ad accesso libero, che sono stati anch’essi informatizzati, in tutte le postazioni, con articolazione oraria 8-24 al sabato e giorni festivi e 20–24 tutti i giorni feriali.